mercoledì 17 ottobre 2012

Il racconto, l’arte di far sognare gli altri



Un articolo di Ermanno Cavazzoni su Il Sole 24 Ore sottolinea giustamente come il racconto sia in realtà la possibilità di mettere un sogno in comune e di far sognare agli altri i nostri sogni. Narrare porta quindi a far entrare in una realtà ‘altra’ che non esiste o che è concretamente inaccettabile. I sogni sono in un certo senso sogni a comando che l’autore di un racconto mette a disposizione di tutti, consentendo di entrarvi a chi lo desidera, condividendo il proprio universo. Gli scrittori sono alla fine un po’ come i delegati a sognare anche per gli altri. L’articolo sottolinea come “l’uomo viaggia in comitiva attraverso i sogni” ed è proprio questo che lo distingue dagli altri esseri viventi.

1 commento:

  1. Secondo me lo scrittore non è "un delegato a sognare anche per gli altri". Semmai è solo una persona che è stata capace di tradurre sogni o fantasie in parole. E il lettore sogna attraverso queste ultime solo e soltanto se toccano i desideri che sono già presenti in lui. Desideri che però non è in grado lui stesso di raccontare.

    RispondiElimina