venerdì 27 settembre 2013

Alba o Tramonto?

Le notizie che ci raggiungono sulla situazione italiana hanno la singolare caratteristica di essere disorientanti.Anche per chi si è addormentato con in testa obbiettivi concreti supportati da una chiara visione strategica,il risveglio è straniante.Non sappiamo se quella che abbiamo difronte è l'alba di un nuovo giorno,con il buio della notte ormai alle spalle o se invece siamo al tramonto e la notte è ancora tutta da affrontare.
La tecnologia ci ha ormai abituato ad essere contemporaneamente in più luoghi e gestire differenti scenari.Allora possiamo usare questa nuova abilità del genere umano per concepire il fatto che la luce incerta che vediamo difronte a noi sia contemporaneamente un tramonto e un'alba.
Dobbiamo accettare questa schizofrenia perchè così veramente è.
Siamo in due diverse dimensioni e dobbiamo dare differenti risposte in attesa che il mondo torni uno.
Il nostro mondo almeno.
E' straziante vedere l'inutile ardore di chi si oppone al tramonto.
Con l'arroganza fanciullesca che ci vuole convincere che la terra può fermare il suo moto,la storia il suo corso ed il sole la sua parabola.
E fa male allo stesso tempo vedere i nostri concittadini che in processione si battono il petto recitando il triste breviario della crisi.Gente che non si è accorta che un nuovo giorno è ormai sorto ed il passo ora può procedere spedito,lontano dall'ondeggiare orbo delle tenebre.
Questa anomalia dello spazio tempo non durerà molto.
Il mondo,il nostro mondo tornerà uno e noi lo speriamo migliore.

lunedì 21 gennaio 2013

2012, la fine di un mondo



Riporto questo articolo, anche se non lo condivido affatto, ma che comunque trovo significativo nel desiderio di mettere UN PUNTO A CAPO, di operare una RIPARTENZA che ormai, anche nella campagna politica in atto, risuona su tutti i media. Questo articolo di Enzo Di Frenna da Il FattoQuotidiano si intitola “La fine di un mondo” e dice “... C’è un’aria di crollo della civiltà. L’oscuramento della coscienza spirituale si riflette nel debito che strozza gli Stati, nell’impoverimento dei popoli, nella crisi ambientale più nera nella storia dell’umanità. Forse le profezie Maya sono nient’altro che la fine di un mondo costruito sul controllo e il dominio: risorse, energia, teleschermi, finanza, consumi illimitati. Una follia che non poteva durare a lungo...”.