venerdì 29 aprile 2011

Capacità di sognare, sofferenza e conoscenza sono le caratteristiche del tecnocreativo

Una riflessione....“Il tecnocreativo deve possedere una spiccata tendenza alla creatività, che è caratterizzata dall’avere pochi freni inibitori; nasciamo tutti creativi ma poi la vita ci pone dei limiti. Il creativo è invece colui che ha avuto meno limiti, si vergogna di meno di sognare e di inventarsi mondi, ma anche di sopportare la sofferenza che l’elaborazione di mondi nuovi e l’abbandono delle cose certe e conosciute comportano. Questo però non è sufficiente; bisogna anche essere tecnici; la tecnica è la conoscenza, il possedere radici profonde in ciò che si fa”.

venerdì 22 aprile 2011

Netnografia

Nell’era del digitale, le community dei fan (web tribe) intorno alle serie tv esprimono quotidianamente i loro giudizi online condividendo non solo pareri e punti di vista, ma sviluppando delle vere e proprie interazioni di contenuti pieni di implicazioni di senso. Il numero di 150 persone prende il nome di numero di Dumbar, e rappresenta il numero massimo di persone con cui si possono mantenere rapporti. Se si hanno rapporti con più di questo numero di persone, allora non si riescono più ad avere rapporti sociali stabili con tutti. E studi attuali hanno rilevato che il numero medio delle amicizie su Facebook è proprio all'interno del numero di Dumbar, ovvero è pari a 130 persone. (Vedi Netnografia).

martedì 19 aprile 2011

Sognare di usare i bagni pubblici

Un blog creativo, che parla di segni e sogni... abbiamo bisogno di entrambi. Molti i sogni, tra cui ‘Sognare di usare i bagni pubblici’. Il blog è di Marzia Mazzavillani - Marni il nickname, counselor relazionale specializzata in tecniche di lavoro con i Sogni ed in Voice Dialogue un metodo messo a punto dagli psicologi junghiani Hal e Sidra Stone Ph.

mercoledì 6 aprile 2011

La coscienza globale di Jung e Teilhard

Carl Gustav Jung aveva ipotizzato l’esistenza di una coscienza globale, condivisa da tutti gli esseri umani. Nei suoi scritti si ritrova infatti il concetto di ‘inconscio collettivo’, che rappresenta un contenitore psichico universale, cioè quella parte dell'inconscio umano che è comune a quello di tutti gli altri esseri umani. Esso contiene gli archetipi, vale a dire le forme o i simboli che si manifestano in tutti i popoli di tutte le culture. Anche nelle tesi del gesuita francese Pierre Teilhard de Chardin si rintracciano pensieri simili: secondo il filosofo, gli esseri umani con le loro idee ma soprattutto con la loro coscienza, sono simili ai neuroni di un immenso ‘cervello globale’ o ‘mente planetaria’. Secondo Teilhard: “Noi siamo di fronte a un’armonizzata collettività di coscienze che tendono a formare una supercoscienza”. Anche l’esperimento ‘Global Consciousness Project’ dello psicologo Roger Nelson va in questa direzione. Il web con la sua portata planetaria sembra, meglio di altri, lo strumento adatto per far emergere senza difficoltà questo concetto.