Mi ricordo, qualche anno fa, di avere fatto visita
ad un famoso venture capitalist milanese che aveva finanziato da poco quella
che sarebbe divenuta una grande impresa nel mondo della telefonia; nel suo
studio c’era una grande foto che ritraeva 4 personaggi barbuti e capelloni
della fine degli anni ’70 con una scritta: ‘Investireste in questi ragazzi?’.
Questi giovani erano Bill Gates e i suoi collaboratori… Per questo motivo le
start up sono importanti ed è fondamentale finanziarle e crederci, soprattutto
in Italia. L’assenza delle banche in questo senso pesa ma mi auguro che la loro
rinascita dia la possibilità di ritornare alla mentalità del dopoguerra e dei
primi anni ’60 in cui il mondo bancario si è rivelato il promotore della
ripresa di questo Paese. g. mascitelli
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