venerdì 14 settembre 2012

La comunicazione sintetica per immagini dai Camuni ai social networks


I Camuni erano una popolazione che viveva in Val Camonica (nell’arco alpino tra Bergamo e Brescia) circa 10/14.000 anni fa; per comunicare utilizzavano incisioni rupestri ben conosciute dagli scolari di tutta la Lombardia (la gita in val Camonica è una tappa obbligatoria di molte scuole). I loro segni grafici incisi sulle rocce possedevano una grande semplicità: con pochi tratti, utilizzando linee, curve e punti, riuscivano a comunicare quello che facevano; ne sono testimonianza i loro simboli più famosi come la rosa camuna, il sole/labirinto e le figure oranti. Sulla  roccia più grande e famosa di tutto il complesso che si chiama Naquane, ad esempio, sono rappresentati omini stilizzati con le braccia alzate e di fianco una spirale: quest’immagine rappresenta la preghiera al Sole. I Camuni sono così riusciti a stilizzare un concetto; immagini simili sono state trovate in altre parti del mondo e dimostrano come  il desiderio dell’uomo di comunicare in modo semplice e di comprendere attraverso le immagini sia ancestrale e innato. E’ quello che un grafico o un comunicatore dovrebbe fare, rappresentare un concetto rendendolo comprensibile a chiunque. Questo modo di comunicare è oggi utilizzato in alcuni social networks come Facebook, Pinterest, Instagram e Foresquare, in cui l’immagine ha un ruolo preponderante rispetto alla parola. Sintetizzare e schematizzare i concetti con poche parole e molte immagini è quindi diventata un’esigenza per comunicare in modo semplice e diretto… Dato che alcune immagini utilizzate oggi nei social forniscono informazioni utilizzando l’arte grafica, proprio come migliaia di anni fa, si potrebbero definire incisioni rupestri 2.0!

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