
Fu un evento molto sofisticato, interamente autofinanziato e lo pubblicizzammo affiggendo manifesti a lutto in tutta la città universitaria. Invece di organizzare la solita conferenza stampa, costruimmo un enorme cubo di tela nera trasparente di 6 metri per 6. Dall’interno del cubo la base del gruppo emetteva, durante una 24 ore non-stop, tutta una serie di comunicazioni in diverse modalità: orali, stampate, attraverso note o suoni… Le comunicazioni emesse cambiavano inoltre a seconda delle fasce orarie, con una grande attenzione, infine, per i feedback da parte del pubblico.
Giuseppe Mascitelli
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