venerdì 24 luglio 2009

'Crisi della presenza': Neanderthal vs Homo Sapiens

La crisi della presenza, suggerisce De Martino, caratterizza le condizioni diverse in cui l'individuo, al cospetto di particolari eventi o situazioni, sperimenta un'incertezza, una crisi radicale del suo essere storico (della “possibilità di esserci in una storia umana”, scrive De Martino) in quel dato momento, scoprendosi incapace di agire e determinare la propria azione. Partendo da questo presupposto ho ipotizzato alcune conclusioni (pur senza alcun fondamento scientifico) sulla fine dell'uomo di Neanderthal: credo fosse evoluto e in grado di agire sulla natura. Gli capitò poi di incontrare l’homo Sapiens che era molto più veloce e più scaltro. Essendo due prodotti culturali può darsi che abbiano creato l'incontro tra due culture. Ci sono ad esempio culture africane che sono sparite contro ogni previsione… Una specie di suicidio non voluto, forse per la perdita della presenza.

Giuseppe Mascitelli

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