Il costante rischio antropologico che una cultura scompaia diventa una "catastrofe sociale" che porta l'uomo al non poterci essere operativamente e culturalmente nel mondo e di conseguenza anche di non poter avviare nessuna progettazione futura. Per questo motivo De Martino suggerisce che "bisogna guardare alla contemporaneità riferendosi al passato", soprattutto muovendosi in quegli strati più nascosti e profondi della cultura. Ecco le parole in diretta di De Martino: "In questa dialettica fra memoria retrospettiva e slancio prospettico si inserisce la presenza e quindi la cultura e la società in cui si vive [...] poichè queste ultime stabiliscono l’orizzonte di sicurezza dell’esserci...".
Giuseppe Mascitelli
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