martedì 20 dicembre 2011
The World is Where We Live
lunedì 5 dicembre 2011
Tribalità e nuovi strumenti di comunicazione
martedì 22 novembre 2011
I tablet a scuola: modificare i processi di apprendimento..... Intervista a un professore che lo usa con i suoi studenti
giovedì 17 novembre 2011
Kahneman, “Thinking, fast and slow”: decisioni a due velocità
lunedì 7 novembre 2011
ETNO. Indagine su reperti dall’America, Asia, Africa, Oceania in Emilia-Romagna
giovedì 3 novembre 2011
L’approccio antropologico alla comunicazione visuale e alla cultura globalistica
mercoledì 26 ottobre 2011
"La terra del rimorso": approccio multidisciplinare
venerdì 14 ottobre 2011
La psicologia del diverso secondo Letizia Comba
giovedì 29 settembre 2011
La geografia del pensiero
The Geography of Thought, con l’atroce traduzione in ‘Il Tao e Aristotele’, è uno dei testi fondamentali di chi si interessa di etnologia e dello sviluppo del pensiero. Il libro di Richard Nisbett, uno dei più importanti e stimati psicologi cognitivi e sociali statunitensi, parla di logocentrismo occidentale, ovvero della tendenza tutta nostrana di universalizzare il modo di pensare che mediamente ci caratterizza, che presumiamo generale e valido in ogni cantone del mondo e che invece, a detta dell’autore, non è per nulla globale né globalizzabile: gli stili di pensiero, in altre parti del mondo – e Nisbett raffronta ricerche qualitative su americani e cinesi-coreani-giapponesi, anche trapiantati in Occidente (accomunati non a caso) - sono a tal punto diversi da quello occidentale che si potrebbe addirittura concludere che il mondo che noi europei e nordamericani vediamo sia completamente diverso da quello che vedono in altri punti del globo. I processi mentali degli orientali, per esempio, sembrano essere più coerenti e adatti ad un mondo sempre più complesso e interconnesso dove, accanto alle “azioni”, assumono sempre maggiore rilevanza le “retroazioni” sistemiche. Dieci anni fa la Cina non rientrava tra i Paesi a maggiore industrializzazione, oggi l’economia cinese è dietro solo all’economia americana. E ancora per poco.
lunedì 19 settembre 2011
L'antropologia dell'uomo nell'era digitale
Il progetto “Scimmia Nuda e Internet” nasce per porsi qualche riflessione sull'antropologia dell'uomo nell'era digitale; vuole diventare un progetto organico che non si esaurisce in un evento ma che inizia e prosegue il suo percorso in luoghi sia virtuali che fisici. Il creatore è Giorgio Fontana, esperto di social media. Il progetto trae spunto da uno studio del 1967 di Desmond Morris, un antropologo inglese, in cui viene messo a nudo l'animale-uomo riconducendolo/riducendolo ad un primate evoluto. Anche oggi l'uomo rimane una ‘scimmia nuda’ malgrado il 'Pensiero Alto' e la tecnologia stiano modificando la sua atavica antropologia: la comunicazione dell'uomo è ancora adesso un insieme di segni e codici primitivi anche se supportati dall'innovazione.
giovedì 15 settembre 2011
Il Maestro e Professor Icilio Vecchiotti, relatore della mia tesi
mercoledì 31 agosto 2011
La Fine del Mondo, la Fine di un Mondo....
sabato 30 luglio 2011
Mobile e antropologia
venerdì 29 luglio 2011
Un sistema sociale nasce quando azioni umane si connettono tra loro in un insieme dotato di significato
giovedì 21 luglio 2011
Oggi, 21 luglio 2011, Marshall McLuhan compie 100 anni
giovedì 7 luglio 2011
Paul Marsden, Social Psychologist e Digital Ethnographer
Punto di riferimento per l'argomento: socialcommercetoday.com
Videointervista: intervistato.com