
martedì 18 maggio 2010
La memoria svelata, elemento costitutivo della Storia e dell’uomo

Etichette:
agenzia di comunicazione,
creatività,
giuseppe mascitelli,
mediolanum comunicazione,
memoria,
tecnocreatività,
tecnocreativo,
tecnologia
mercoledì 5 maggio 2010
La tribalità contemporanea e l’era tribale di de Kerckhove

Tribale perché estremamente conciso e semplice è il linguaggio di Internet e delle chat, mentre tracce tribali sono evidenti sul corpo di molti con tatuaggi e piercing.
De Kerckhove distingue l’evoluzione della coscienza fondamentale in tre momenti: tribale, moderno e globale, scanditi dall’emergere di altrettante tecnologie della comunicazione quali l’oralità, la scrittura e l’elettricità. Secondo lo studioso canadese l’era elettrica è caratterizzata dalla sensazione di prossimità determinata dalla connettività pervasiva (dai cellulari ai computer collegati in rete) che consente ogni giorno di fare esperienza in prima persona di quella dinamica sociale nota come globalizzazione.
Il neo-nomadismo e l’era digitale: similitudini

La società degli antichi popoli nomadi e quella tecnologia dell’informazione si somigliano. Hanno in comune l’eguaglianza nei rapporti sociali, il controllo sociale comunitario, l’apprendimento cronologico, non lineare e non gerarchizzato e la gestione dell’autorità in modo persuasivo piuttosto che coercitivo.
giovedì 15 aprile 2010
Contro l'inerzia dei "crociani"

domenica 28 marzo 2010
"Flatland" di E. A. Abbott

"Guarda laggiù, disse la mia guida (...), per completare il quadro della tua esperienza ti condurrò verso il basso, nelle più oscure profondità dell'esistenza, (...) nell'abisso dell'adimensionale. Osserva questa miserabile creatura. Quel Punto è un essere come noi, ma confinato nel baratro adimensionale. Egli stesso è tutto il suo mondo, tutto il suo universo; egli non può concepire altri fuor di sè stesso: egli non conosce lunghezza, nè larghezza, nè altezza, (...) non ha cognizione del numero Due nè ha idea della pluralità poichè egli è in sè stesso il suo Uno ed il suo Tutto, essendo in realtà Niente".
E’ un brano di "Flatland" di E. A. Abbott, in cui un quadrato che non conosce la terza dimensione viene guidato da una sfera verso nuovi orizzonti di conoscenza. In questo caso particolare, la vicenda porta il protagonista in un mondo in cui non vi sono dimensioni spaziali, abitato e interamente costituito da un solo essere adimensionale che è pura intelligenza in atto, non cosciente d'altro che del Tutto che completamente costituisce insieme il suo Io ed il suo Non-Io e, per questa ragione, eternamente felice nel compiacersi della sua autocontemplazione.
giovedì 11 marzo 2010
Il pelo di troppo, catalogo delle cose di cui la fine del mondo ci libererà

Una serie di feroci critiche alla società moderna che passa dalla moda della chirurgia estetica, dalle assicurazioni alla bellezza dentro e fuori. Ed immancabilmente si va a parlare anche delle donne e del fantomatico “Gorgo del piacere femminile”: tra mito e leggenda l’autore spera che nella generazione post 2012 le donne abbiano un libretto di istruzioni allegato.
Un caso è quello dei “Piedi di Paola Barale”, accaduto dopo che l’attrice mostrò la perfezione delle sue estremità inferiori in uno show televisivo. Dopo lo show si scoprì che molte ragazzine minorenni si sottoponevano ad operazioni chirurgiche dolorosissime per avere dei piedi come quelli della Barale. O Infine le assicurazioni che i VIP fanno sul loro corpo: dal sedere di Jennifer Lopez al seno di Monica Bellucci, passando per Mick Jagger, dopo aver assicurato per un milione e mezzo di euro i suoi genitali. Insomma non tutte le fini del mondo vengono per nuocere.
“Dall’inserto de il Sole4ORE di venerdì 29 gennaio 2010”
Etichette:
2012,
agenzia di comunicazione,
competenze,
creatività,
geolocalizzazione,
giuseppe mascitelli,
ilsole24,
linkedin,
maya,
mediolanum comunicazione,
tecnocreativo,
tv aziendale
L’atlante della filosofia

Il libro di Holenstein insegna solo cose che erano già note, ma fa scoprire nuovi nessi e forse un nuovo modo di pensare la filosofia: nell’introduzione dell’atlante infatti Farinelli lo definisce il primo esempio di tentativo di un “atlante” globale, una sorta di “Progetto Pilota”.
Iscriviti a:
Post (Atom)