Il filosofo Paolo Virno (ampiamente discusso per la sua appartenenza alla lotta armata) spiega come le celebrazioni diventino una sorta di cura omeopatica per la routine: "Sono modi per stabilizzare presenze e significati servono a dare un confine alla nostra esperienza". E aggiunge: “La noia non è prodotta da una semplice ripetizione, ma da una ripetizione che mostra una fisionomia innovativa e da una innovazione che subito si rovescia in ripetizione del già noto. Insomma, ci si annoia non quando si affronta consapevolmente la routine, ma quando scopriamo che quello che credevamo nuovissimo è in realtà routine, quando ci capita di cogliere l´aspetto stereotipato che talvolta assume il pieno dispiegamento della creatività”.
Intervista a Paolo Virno
Nessun commento:
Posta un commento