E’ uscito da un paio di mesi, edito da Bompiani, un
libro interessante: “Miti d’oggi” di Marino Niola, antropologo della
contemporaneità e Professore all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Ecco come sul suo sito recensisce il libro: “iPad, You Tube, Twitter, low
cost, Facebook, Wi-fi, outlet, happy hour, giovinezza, velocità, bellezza,
magrezza. Sono i miti d’oggi, i simboli che danno corpo a sogni e incubi,
passioni e ossessioni del presente. Ologrammi della mutazione antropologica di
cui siamo attori e spettatori, questi oggetti-concetti hanno gli stessi
caratteri del nostro tempo. Velocità, leggerezza, virtualità, interinalità. A
differenza dei miti antichi che erano delle grandi narrazioni, fatte per
durare, quelli contemporanei sono dei pop up dell’immaginario, delle mitologie
a tempo determinato. Sono dei mitoidi. Stelle provvisorie che si staccano dalla
nebulosa incandescente di una realtà che cambia alla velocità della luce.
Appaiono e scompaiono come asteroidi del senso che infiammano l’etere
contemporaneo prima di diventare lune morte della ragione”.
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