lunedì 30 gennaio 2012
I tatuaggi, traccia superficiale del tribalismo contemporaneo
Prendo spunto da “Tatuaggi alla moda, tatuaggi dalla vita” di cui si parla nel blog di Diego 56, per parlare di un aspetto del tribalismo moderno: il tatuaggio. Come è sottolineato dall’autore del blog, che parte dal libro ‘Moby Dick’, una volta in Occidente queste decalcomanie perenni derivavano dalle esperienze in marina e chi ne portava le tracce se li era in un certo modo guadagnati, vivendo una vita avventurosa. Oggi, specialmente i giovani, esibiscono tatuaggi decorativi (animali, tribali, segni gotici) in varie parti del corpo. Nel blog si sostiene che siano “tatuaggi veri ma anche finti perché mancano dello spessore del tempo”; incarnano un aspetto ornamentale, un vezzo estetico ma non una vita, un passato, un’avventura. “Questo desiderio di tatuaggi nasconde la nostalgia di avere una vita più piena di significati; questi segni stanno soltanto sulla superficie della pelle, ma anche della vita… Sono semplicemente un fenomeno di costume”.
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