venerdì 18 febbraio 2011
Pierre Lévy e l’intelligenza collettiva
Pierre Lévy, filosofo francese che si occupa di studiare l’impatto di Internet sulla società, sostiene che il fine più elevato di Internet sia l’intelligenza collettiva, concetto affrontato anche da altri studiosi in passato. Si fonda sull’idea che l’intelligenza possa funzionare superando sia il pensiero di gruppo - e il relativo conformismo - sia quello individuale, permettendo ad una comunità di cooperare mantenendo attività intellettuali affidabili. Dunque, si può affermare che l’intelligenza collettiva sia un modo efficace per la formazione del consenso. Lévy stesso afferma in un’intervista che l’intelligenza collettiva “[…] può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare”.
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