venerdì 11 febbraio 2011

La continua lotta per la presenza nel mondo e il suo intreccio con le arti magiche

Nell’esaminare la presunta realtà dei poteri magici, l’antropologo Ernesto De Martino ritiene centrale l’analisi della costruzione della realtà magica. A parere dello studioso, tutto ruota attorno al concetto di presenza intesa come “esserci nel mondo”, come la capacità di conservare nella propria coscienza le memorie e le esperienze fondamentali per reagire in modo adeguato ad una specifica situazione storica. Questo stato - l’esserci - è quello che l’uomo si sforza di istituire per sfuggire all’insopportabile idea del non esserci. La presenza può essere messa in crisi da situazioni estreme nella vita di un singolo individuo o della collettività, quali ad esempio la morte o gravi malattie. Così l’uomo, incapace di determinare azioni, sperimenta una crisi. Attraverso il magismo, dunque, l’uomo appagherebbe la sua urgenza di essere presente nel mondo.

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