giovedì 25 novembre 2010

Lo svilupparsi della cultura della verosimiglianza

La mia formazione a Urbino nella facoltà di filosofia e la frequentazione di un gruppo di lavoro capeggiato dalla Jervis Comba, mi ha aiutato a non accontentarmi mai e di cercare sempre il 'non-visto'. Ci sarebbero molte cose interessanti da dire circa il senso di identità e verità nella contemporaneità. Siamo raggiunti da milioni informazioni che non sfruttiamo, rimandando perennemente il momento in cui poterne disporre approfondendole, trasformandoci, molto spesso, in conoscitori superficiali. Ciò è causato da un triplice fattore: una mancata attitudine all'approfondimento, l'eccessiva velocità dell'aggiornamento tecnologico e mancanza di coraggio nell'affrontare il tema della 'verità'. Tutto questo ha dato corpo allo svilupparsi della cultura trasversale della verosimiglianza; se nel mondo attuale non è possibile diffondere il completamente falso (perchè, per esempio, il web 2.0 lo svelerebbe facilmente), viene invece sempre più frequentemente accettato e diffuso il verosimile come vero.

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