Quando una stimolazione sensoriale viene percepita non solo dall'organo di senso interessato alla percezione, ma è in grado di suscitare anche sensazioni comunemente associate ad altri organi di senso, ci troviamo di fronte alla sinestesia che, nella sua forma comune, interessa ogni individuo. Vi sono, invece, persone che vivono l'esperienza di vere e proprie tempeste percettive di fronte a suoni ed a colori; tali soggetti sinestetici vivono esperienze sensoriali complesse e multidimensionali. Possono, ad esempio, seguire un brano musicale ed abbandonarsi al flusso d’immagini (sensazioni visive) e/o sensazioni tattili - e non solo - che l'ascolto della musica è in grado di suscitare. Altri soggetti percepiscono le parole, le lettere od i numeri come caratterizzati da tonalità dominanti di colori o serie particolari di bande colorate: a riguardo ne è caso emblematico il “Sonetto delle vocali” di Arthur Rimbaud. Recentemente, Sergio Pappalettera - artista milanese autore di numerose copertine dei maggiori artisti musicali italiani che in un corso IED di Milano ha guidato gli studenti alla realizzazione di una trentina di bandiere rappresentative di altrettanti brani musicali, ha affermato: “Nell’era tardo barocca si sperimentano i primi marchingegni visivo/sonori, come il mitico clavicembalo luminoso di padre Chastel, strumento pensato per “accordare” l’universo del suono con l’universo dell’immagine. Il processo sinestetico e le sperimentazioni e ricerche che mettono in relazione i suoni e le immagini è una strada da percorrere per rinnovare il nostro modo di comunicare e raccontare emozioni”.
(Nell’immagine: un quadro di Kandinskij dal titolo ‘In onore a una voce sconosciuta’, rappresentazione di una voce femminile sentita al telefono)
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