lunedì 24 maggio 2010

Memoria reale e memoria mitica

La memoria è parte di noi e rappresenta la boa a cui aggrapparsi, l’ancora che ci tiene saldi per non affogare. La memoria è fatta di ricordi che possono essere reali o di fantasia perché essi non sono tasselli di una storia oggettiva ma lo strumento di una riappropriazione emotiva di sé e del proprio passato. A volte i ricordi esistono ma sono diversi da quelli reali, si è dimenticato ciò che realmente è accaduto perché manca l’esatta emozione che corrisponde ad essi. Freud chiama questo processo “rimozione” e sostiene che è causato dall’incompatibilità della reminiscenza con l’orientamento dell’Io: l’inconscio è il luogo in cui quello che è successo davvero galleggia e a volte riemerge. Proust parla di “memoria involontaria”, che fa uscire ciò che si è scordato nel momento in cui si sottrae al controllo dell’intelletto e della volontà. Questo incrocio tra realtà e fantasia è la memoria mitica e approfondire le cause dell’oblio rappresenta una premessa importante per ricominciare; tra memoria e oblio trova spazio il mito di morte e rinascita.

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