E’ uscito il libro “Tessere”, di Letizia Comba (nei post di questo blog e nella fascia laterale trovate molti richiami che la riguardano) che partecipò come psicologa alla ricerca sul tarantismo di Ernesto De Martino poi confluita ne "La terra del rimorso” e fece parte dell’équipe di Franco Basaglia nell’ospedale di Gorizia. Pur nella diversa articolazione tematica e cronologica di testi stesi in quarant'anni di studio, “Tessere” ruota intorno alla psicologia del diverso, alla famiglia, alla malattia mentale. Indaga il rapporto tra maestro e discepolo, tra chi cura e chi è curato, tra madre e padre ma tanti sono i fuori pista, ispirati Dalla sua intuizione sulla cultura orale, al suo andare controcorrente. Il tutto all'interno dell’orizzonte di pensiero tracciato in quegli anni dal movimento delle donne...
martedì 31 maggio 2011
Il libro “Tessere” di Letizia Jervis Comba
venerdì 27 maggio 2011
Spunti filosofici sull’identità dell’individuo e il senso della vita di Leonardo Vittorio Arena
“Tutte le mie attività ruotano intorno ad un unico centro che è la comprensione di sé e del significato dell’esistenza. Quello che mi interessa è infatti la costruzione dell’identità dell’individuo, il rapporto tra l’io e l’altro, le questioni dell’autorealizzazione”: è quello che afferma Leonardo Vittorio Arena, saggista, storico delle religioni e studioso di culture orientali, su cui ha scritto numerosi libri (del 2011 “Il coraggio del samurai” e “Confucio”). Insegna anche storia della filosofia contemporanea e religioni dell’Asia orientale presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Urbino. In un’intervista di fine 2010 rilasciata dopo l’uscita del suo volume “Il maestro e lo sciamano. 50 racconti per imparare dalla vita di ogni giorno”, ha dato qualche spunto sul significato della filosofia: “la filosofia permette di affrontare le grandi domande dell’essere umano: da dove proveniamo, dove arriveremo, come agire, qual è il senso della vita. Domande alle quali possiamo rispondere solo partendo da un’analisi profonda e dalla conoscenza di noi stessi. Il giovane non ha vergogna di porsele, quindi il suo atteggiamento è filosofico. Il tipo di filosofia che prediligo si prefigge proprio un ampliamento della consapevolezza individuale e l’acquisizione di un benessere psicosomatico. È la filosofia pratica che si è sviluppata in India, Grecia, Cina già nel mondo antico e che mi sembra necessario recuperare adattandola alle esigenze dell’uomo contemporaneo. Il mio uditore ideale è colui che ha voglia di esporsi a nuove prospettive filosofiche, al riparo da pregiudizi e dogmatismi; questo, più che il possesso di un bagaglio culturale filosofico, mi sembra il requisito essenziale”.
giovedì 19 maggio 2011
La comunicazione all’interno dell’organismo non è di tipo gerarchico ma bidirezionale e diffuso
Questo articolo mi sembra molto intrigante nell'offrire nuovi punti di vista sul linguaggio e i suoi meccanismi. In questo caso la comparazione tra le cellule e la comunicazione a rete (senza avere le cognizioni tecniche per valutarne la veridicità) non è certo un anteprima. Con la PNEI viene introdotto nella nostra medicina Occidentale un concetto poco familiare per noi ma che rappresenta una pietra miliare, anzi direi un Dogma, della Medicina tradizionale Cinese e delle Medicine orientali in generale: cioè che l’uomo è uno, indivisibile, che il corpo è uno spazio, un luogo doveil pensiero permea ogni organo, ogni apparato, ogni scambio cellulare. Naturalmente, per lo stesso principio, vale anche l’opposto: tutte le molecole e i miliardi di scambi chimici, e di conseguenza energetici, che si generano nel nostro corpo, danno forma al pensiero e si evolvono in una forma mentale. La PNEI sostiene che la comunicazione all’interno dell’organismo non sia di tipo gerarchico ma bidirezionale e diffuso: quindi un network, una rete di informazioni, che si diffonde in tutto l’organismo senza il rispetto di una gerarchia.
Informatica umanistica
L'Informatica umanistica, in inglese Humanities Computing o Digital Humanities, è un campo di studi, ricerca, insegnamento che nasce dall'unione di discipline umanistiche e informatiche. Comprende ricerca, analisi e divulgazione della conoscenza attraverso i media informatici. Oltre ad avere una solida formazione umanistica, chi studia Informatica Umanistica sa trattare contenuti culturali con gli strumenti informatici appropriati. Data la caratteristica di interdisciplinarità dell'informatica umanistica, fra gli esperti del settore sono compresi ricercatori e docenti delle discipline umanistiche (storia, filosofia, linguistica, letteratura, arte) e di linguistica computazionale, specialisti e studiosi di editoria elettronica, produzione multimediale, grafica e analisi di dati. Durante l'incontro 'Tecnocreativi' abbiamo conosciuto Domenico Fiormonte co-autore dell'Umanista Digitale, ove l'argomento è ovviamente trattato in profondità.
venerdì 6 maggio 2011
Max Stirner
Viene considerato come uno degli antesignani di movimenti quali anarchismo e nichilismo (Nietzsche non riconobbe esplicitamente i suoi debiti nei confronti di Stirner ma confidò ad alcuni suoi allievi il timore di essere accusato di plagio nei suoi confronti).
Max Stirner nega esplicitamente di sostenere una posizione filosofica assoluta, aggiungendo che dovendosi assegnare a un qualche -ismo sceglie che sia l'egoismo in antitesi di tutte le ideologie più tradizionali e di tutti gli atteggiamenti sociali come lui li concepiva.
Linguaggio e rete
Un articolo non recente di NOVA24, sempre interessante e di attualità: “ Tra informatica e linguaggio c'è un rapporto molto intimo. Ma non è un rapporto facile, anzi per certi versi è conflittuale come quei legami di amore-odio che uniscono talvolta genitori e figli...”.
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