mercoledì 6 aprile 2011

La coscienza globale di Jung e Teilhard

Carl Gustav Jung aveva ipotizzato l’esistenza di una coscienza globale, condivisa da tutti gli esseri umani. Nei suoi scritti si ritrova infatti il concetto di ‘inconscio collettivo’, che rappresenta un contenitore psichico universale, cioè quella parte dell'inconscio umano che è comune a quello di tutti gli altri esseri umani. Esso contiene gli archetipi, vale a dire le forme o i simboli che si manifestano in tutti i popoli di tutte le culture. Anche nelle tesi del gesuita francese Pierre Teilhard de Chardin si rintracciano pensieri simili: secondo il filosofo, gli esseri umani con le loro idee ma soprattutto con la loro coscienza, sono simili ai neuroni di un immenso ‘cervello globale’ o ‘mente planetaria’. Secondo Teilhard: “Noi siamo di fronte a un’armonizzata collettività di coscienze che tendono a formare una supercoscienza”. Anche l’esperimento ‘Global Consciousness Project’ dello psicologo Roger Nelson va in questa direzione. Il web con la sua portata planetaria sembra, meglio di altri, lo strumento adatto per far emergere senza difficoltà questo concetto.

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