martedì 7 dicembre 2010

François Jullien, filosofo: sul pensiero orientale e quello occidentale

Perché la cultura occidentale è incapace di cogliere le trasformazioni in atto? Risponde François Jullien, sinologo francese: "Fin dai tempi della filosofia greca, tutto il pensiero occidentale è rimasto prigioniero dell´essere e dell´ontologia, considerando il reale composto da essenze immobili, come ad esempio le idee platoniche. Più un´entità è determinata, più essa è. La trasformazione silenziosa - caratteristica del pensiero cinese - è invece sempre in movimento, rimanda a una realtà fluida e indeterminata, dove ciò che è contemporaneamente è già anche qualcos´altro. Essa rimette in discussione il principio d´identità e il principio di non contraddizione, due cardini dell´ontologia occidentale. Di conseguenza, è inconcepibile per il pensiero occidentale che è incapace di pensare la transizione".

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