giovedì 15 aprile 2010

Contro l'inerzia dei "crociani"

Nelle pagine de Il mondo magico, allo storicismo crociano, de Martino oppone quello “storicismo eroico” che, rigettando l’inerzia su cui riposava quello dei crociani, si concentra esclusivamente sul “fare” e sul “plasmare” propri dell’uomo. Uno storicismo di questo tipo, che alla staticità preferisce l’attività e il progredire, deve necessariamente misurarsi col mondo magico: e non in maniera fine a se stessa, bensì per ampliarsi e prendere coscienza dei propri limiti. È per questo motivo che, ne Il mondo magico, de Martino mette costantemente a confronto il mondo magico con quello occidentale, che, tendenzialmente di stampo razionalista, si pone in opposizione nei confronti del primo: Croce ed Hegel propugnano infatti un’assoluta superiorità della civiltà occidentale, in virtù della quale il confronto con le altre culture sarebbe inutile e ozioso; altre correnti filosofiche occidentali liquidano sbrigativamente il problema, ponendo sullo stesso piano tutte le culture; de Martino è invece fermamente convinto della grandezza della civiltà occidentale, ma al tempo stesso ritiene che questa grandezza si manifesti proprio nella sua capacità (è la sola a possederla) di spingersi al di là delle proprie colonne d’Ercole, aprendosi al confronto con le altre culture, apertura che ora più che mai diventa possibile grazie all’avvento delle nuove tecnologie sul web e alla tipica caratteristica dei new media, che è quella di potersi interconnettere a vicenda con estrema facilità e velocità.