Ecco uno scritto inviatomi da mio figlio Nicolò.
"Guarda laggiù, disse la mia guida (...), per completare il quadro della tua esperienza ti condurrò verso il basso, nelle più oscure profondità dell'esistenza, (...) nell'abisso dell'adimensionale. Osserva questa miserabile creatura. Quel Punto è un essere come noi, ma confinato nel baratro adimensionale. Egli stesso è tutto il suo mondo, tutto il suo universo; egli non può concepire altri fuor di sè stesso: egli non conosce lunghezza, nè larghezza, nè altezza, (...) non ha cognizione del numero Due nè ha idea della pluralità poichè egli è in sè stesso il suo Uno ed il suo Tutto, essendo in realtà Niente".
E’ un brano di "Flatland" di E. A. Abbott, in cui un quadrato che non conosce la terza dimensione viene guidato da una sfera verso nuovi orizzonti di conoscenza. In questo caso particolare, la vicenda porta il protagonista in un mondo in cui non vi sono dimensioni spaziali, abitato e interamente costituito da un solo essere adimensionale che è pura intelligenza in atto, non cosciente d'altro che del Tutto che completamente costituisce insieme il suo Io ed il suo Non-Io e, per questa ragione, eternamente felice nel compiacersi della sua autocontemplazione.
domenica 28 marzo 2010
giovedì 11 marzo 2010
Il pelo di troppo, catalogo delle cose di cui la fine del mondo ci libererà
Il 2012 si avvicina, quella che dovrebbe essere la fine del mondo secondo vari calendari del passato. Cosa comporterà questa data? A cosa porterà? Nessuno lo sa esattamente, ma Gianluca Nicoletti, cerca di dare una visione in grado di strappare un sorriso spiegando da cosa ci libererà la fine del mondo.
Una serie di feroci critiche alla società moderna che passa dalla moda della chirurgia estetica, dalle assicurazioni alla bellezza dentro e fuori. Ed immancabilmente si va a parlare anche delle donne e del fantomatico “Gorgo del piacere femminile”: tra mito e leggenda l’autore spera che nella generazione post 2012 le donne abbiano un libretto di istruzioni allegato.
Un caso è quello dei “Piedi di Paola Barale”, accaduto dopo che l’attrice mostrò la perfezione delle sue estremità inferiori in uno show televisivo. Dopo lo show si scoprì che molte ragazzine minorenni si sottoponevano ad operazioni chirurgiche dolorosissime per avere dei piedi come quelli della Barale. O Infine le assicurazioni che i VIP fanno sul loro corpo: dal sedere di Jennifer Lopez al seno di Monica Bellucci, passando per Mick Jagger, dopo aver assicurato per un milione e mezzo di euro i suoi genitali. Insomma non tutte le fini del mondo vengono per nuocere.
“Dall’inserto de il Sole4ORE di venerdì 29 gennaio 2010”
Una serie di feroci critiche alla società moderna che passa dalla moda della chirurgia estetica, dalle assicurazioni alla bellezza dentro e fuori. Ed immancabilmente si va a parlare anche delle donne e del fantomatico “Gorgo del piacere femminile”: tra mito e leggenda l’autore spera che nella generazione post 2012 le donne abbiano un libretto di istruzioni allegato.
Un caso è quello dei “Piedi di Paola Barale”, accaduto dopo che l’attrice mostrò la perfezione delle sue estremità inferiori in uno show televisivo. Dopo lo show si scoprì che molte ragazzine minorenni si sottoponevano ad operazioni chirurgiche dolorosissime per avere dei piedi come quelli della Barale. O Infine le assicurazioni che i VIP fanno sul loro corpo: dal sedere di Jennifer Lopez al seno di Monica Bellucci, passando per Mick Jagger, dopo aver assicurato per un milione e mezzo di euro i suoi genitali. Insomma non tutte le fini del mondo vengono per nuocere.
“Dall’inserto de il Sole4ORE di venerdì 29 gennaio 2010”
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L’atlante della filosofia
Nei licei la filosofia è sempre stata insegnata nella forma di “Storia della Filsofia”. In futuro forse questo approccio, inevitabilmente legato agli schemi storici del periodo di interesse, potrebbe cambiare, diventando “Geografia della Filosofia”. Elmar Holenstein, insegnante di filosofia all’ETH di Zurigo, ha infatti scritto l’”Atlante di Filosofia”, offrendo un nuovo approccio per studiare i grandi pensatori del passato: esaminando i rapporti tra filosofia e geografia, illustra con delle mappe il corso delle idee nelle diverse epoche nonché zone del mondo.
Il libro di Holenstein insegna solo cose che erano già note, ma fa scoprire nuovi nessi e forse un nuovo modo di pensare la filosofia: nell’introduzione dell’atlante infatti Farinelli lo definisce il primo esempio di tentativo di un “atlante” globale, una sorta di “Progetto Pilota”.
Il libro di Holenstein insegna solo cose che erano già note, ma fa scoprire nuovi nessi e forse un nuovo modo di pensare la filosofia: nell’introduzione dell’atlante infatti Farinelli lo definisce il primo esempio di tentativo di un “atlante” globale, una sorta di “Progetto Pilota”.
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