venerdì 11 settembre 2009
E' nel dialogo tra ordine e disordine che sta l'anima del mondo
Edgar Morin, umanista e studioso eclettico, in una recente intervista ha chiarito cosa disturba gli uomini: "Le idee semplificatrici. I pensieri chiari e distinti, che rifuggono l'oscurità, l'incertezza e la complessità". Il pensiero sano è tale solo quando accetta la propria follia. "Nella nostra specie, particolarmente iper-psichica, iper-emotiva, il dialogo tra la misura e l'eccesso, tra la parte sapiens e quella demens, è indissolubilmente legato". La follia è necessaria per re-inventare il mondo partendo dall'uomo.
Giuseppe Mascitelli: La tecnologia al servizio delle emozioni
I processi decisionali, le scelte che facciamo, si nutrono delle emozioni...
Giuseppe Mascitelli
Giuseppe Mascitelli
Geolocalizzazione: la violazione dei 'nonluoghi'
L'Antropologo Marc Augé ha raccontato, con la sua 'etnologia della solitudine', i 'nonluoghi', cioè quegli spazi dell'anonimato frequentati ogni giorno da tantissimi individui simili ma soli. Le grandi città, con le infrastrutture per il trasporto veloce, rappresentano più di ogni altro 'nonluogo', l'essenza di questa visione antropologica del quotidiano. Oggi, con gli strumenti che permettono la geolocalizzazione, anche questo concetto di 'nonluogo' può avere una lettura diversa...
Giuseppe Mascitelli
Giuseppe Mascitelli
martedì 1 settembre 2009
Giuseppe Mascitelli: Tecnologia + cultura: le opportunità inedite
L'approccio multidisciplinare nei saperi sociali ha determinato spesso risultati innovativi ed inaspettati. L'antropologia, per esempio, si è servita della sociologia, della storia e della psicologia per studiare contesti sociali; lo stesso vale per l'economia, che senza una lettura storica e sociale resta nella sfera della teoria. Anche le innovazioni tecnologiche si possono concretizzare grazie all'interdisciplinarietà: le competenze sono il risultato di 'conoscenze' e 'capacità' messe insieme.
Giuseppe Mascitelli
Giuseppe Mascitelli
Anthropology of mobile sharing
L'era della condivisione, nella sua accezione 'internettiana', appare giovane e dinamica; ma il 'valore' dello scambio, ad esso sotteso, è vecchio quanto il mondo. L'antropologia culturale insegna che simboli, valori e idee condivise possono appartenere a specifiche comunità, anzi diventano i legami per tenerla coesa. L'interazione 2.0 applica questo concetto: Mobango.com (Buongiorno.it è un'altra grande realtà italiana) è una delle prime community per mobile nate in internet e conta quasi 5 milioni di utenti iscritti. Il progresso tecnologico rende 'wearable' tanti strumenti; grazie a portali come Mobango e Buongiorno anche il concetto di condivisione si appresta a diventare 'indossabile'.
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